Masereto e la sua storia

Forni in festa 2019 by Lorenzo Spagnoli
Trebbiatura 1969 realizzato da Sergio Cosmi
Masereto in immagini
Calanchi della val Pessola

Un po' di storia
L'antico nucleo di Masereto ha origini medievali e gode di una felice esposizione geografica, che ne ha consentito nei secoli uno sviluppo prevalentemente agricolo.

La citazione più antica risale all’anno 853 con "Macereto" ed il nome, dal latino "maceria", potrebbe indicare sia detriti sassosi, sia un bacino per il macero della canapa o del lino (dal dizionario di toponomastica Parmense di Giorgio Baruffini). La morfologia del terreno fa però propendere per la prima ipotesi.

I Registri dei morti dell’Archivio parrocchiale della Chiesa di San Lorenzo di Solignano, stilati dal rettore don Ferrari, testimoniano l'esistenza del nucleo abitato di Masereto fin dalla prima metà del Settecento (presso la chiesa di S. Lorenzo non sono stati trovati registri dei morti antecedenti a questi). Nel 1741, Giovanni Serventi del fu Solignano e Annunciata Maria Turchi figlia di Antonio Maria muoiono nella loro casa "loco dicto a Masareto".

"Die 30 novembris anno 1741. Joannes Serventi q. Solignani viduus q. Dominice Serventi filia q. [...] domi sue loco dicto a Masareto annorum 64 omnibus sacramentis ecclesie munitus requierit in domino".

"Die 15 octobris anno 1741. Annunciata Maria Turchi filia Antonii Marie et Terese Tedeschi in domo patris loco dicto a Masareto anno primo etatis sue discessit ex hac vita tumulataque iacet in ecclesie Sancti Laurentii Solignani".

Nei pressi di Masereto sono collocati il borgo di Boio e quello di Case Ghezzi, che nell'Ottocento furono sedi municipali a dimostrazione dell'importanza e della centralità della zona rispetto al vasto territorio del Comune di Solignano. Centralità confermata dalla narrazione del Boccia dei primi anni del ‘900: "Da Prelerna a Solignano vi sono due miglia, che equivalgono a cinque chilometri. Il monte Pareto per lungo tratto fiancheggia la strada a sinistra ed ostenta bellissimi strati orizzontali di pietra arenaria ben compatta. L'ultimo miglio di questa strada si passa fra ripe deserte poste sulla costa di Masareto, nella quale si forma il rio Rizzano, che scorre per quattro miglia dal nord al sud sboccando nel Taro un miglio a sud della chiesa di Solignano. Dall'altra parte della suddetta costa principia il rio Codale, che scorrendo per un miglio dal sud al nord entra nel Pessola rimpetto al Castel di Specchio."

Il paese di Masereto presenta varie costruzioni, ben serrate fra loro, che ruotano attorno a una piazzetta centrale su cui affacciano.

Una via coperta attraversa l'insieme del costruito: al primo sottopassaggio si notano le tracce di feritoie strombate verso l'interno per probabile difesa. Adiacente alla piazzetta si trova un cortiletto chiuso dove vi sono due forni collaterali e, sotto un locale per maiali, ivi collocato allo scopo di mantenerli al caldo nella brutta stagione. Sopra gli stessi forni è posto il ripostiglio della legna, che in questo modo si manteneva asciutta. Sempre nel sottopassaggio si nota un'apertura tamponata. Sui montanti dell'antico ingresso si possono scorgere ancora due pietre irregolari: ognuna di esse reca una scritta in antichi e pittoreschi caratteri. All'interno delle costruzioni sono presenti alcune volte a botte. Le case più antiche del gruppo, tutte adiacenti la piazza centrale, dispongono di un sistema di intercomunicazione attraverso corridoi aerei o passaggi interni

Nella mappa catastale del 1823, redatta dai tecnici del Ducato di Parma, Masereto presenta una struttura abitativa con al centro la piazzetta. Da ricerche fatte nell' archivio di Stato di Parma risulta che già allora i proprietari delle abitazioni che si affacciavano sulla piazzetta, chiamata "corte", ne avevano l'uso comune.

Evidentemente gli abitanti-contadini dei secoli scorsi usavano la piazzetta sia per fini agricoli comuni, sia per aggregazione sociale.

Il borgo è stato completamente ristrutturato nel giugno 2009 con pregevoli risultati.

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