Vita e Volti dell'appennino

Il progetto ideato e pensato dalla Associazione Bontà dellAppennino vuole arricchire alcuni Borghi pregiati del Nostro Appennino di gigantografie fotografiche applicate sui muri delle “vecchie case” che raffigurano la vita e i volti del Borgo nei tempi passati, dagli anni 30 al dopo guerra.

Lo scopo del progetto è di raccontare il Nostro Appennino, dare vita ai nostri Borghi semi abbandonati, infatti il viandante sarà incuriosito a percorrere il Borgo seguendo le indicazioni per scoprire, foto dopo foto chi viveva nel Borgo, conoscere i loro volti, come si vestivano, cosa facevano e via di seguito.

Inoltre, vuole essere una memoria importante per chi fra queste mura ha vissuto anni di fame e di fatiche, con momenti di felicità e gioie, notti fredde fra muri ghiacciati, con serate calde, fra racconti nelle stalle, vuole essere un modo per non dimenticare le nostre radici, anche se umili e a volte un po’ tristi.

Anelli Alberto
Presidente
Bontà dell'Appennino

Severina Brusi (20/08/1918)

Nel “cortile” di casa, dietro di lei una pecora legata, come si usava ai tempi.

In primo piano si può scorgere la costruzione di un carro a slitta per il trasporto del fieno, erba, legna, che veniva trainato dalle vacche (mucche).

Diversamente da quanto si può pensare, mentre in pianura si usavano i buoi, per i lavori in montagna a causa della grande povertà si usavano le vacche, che oltre al loro modesto lavoro offrivano anche il latte alla famiglia.

Si può notare che non è ancora presente la strada comunale per la Fopla.

Pepon, Giuseppe Turchi (12/04/1914)

In una breve sosta giornaliera Giuseppe si distrae lanciando briciole di pane alle galline.

Nel “cortile” di casa sullo sfondo è presente un altro elemento caratteristico, “Al tler” (il telaio), locale così chiamato perché destinato alla tessitura, infatti al suo interno c’era il telaio.

Come si vede non è ancora presente la strada comunale per la Fopla, e non ci sono più tracce del povero fico.

Coniugi Giuseppe Turchi (12/04/1914), Severina Brusi (20/08/1918)

Immagine di famiglia con la piccola Vanda classe 1950 e Roc* seduti davanti a casa sulla slitta da traino, Giuseppe indossa il classico cappello di panno e imbraccia la sua doppietta.

Per la maggior parte degli uomini di quel tempo, la caccia era una vera passione e sicuramente anche un mezzo di sostentamento.

Come si vede non è ancora presente la strada comunale per la Fopla.

Roc, sicuramente era un meticcio, dalla morfologia potrebbe essere un incrocio fra segugio e pointer oppure fra bracco francese o spinone con un pointer, molto in uso all’epoca.

Vanda Turchi (08/01/1950) Romana Turchi (6/12/1965)

Vanda e il nonno Pietro “Pieron” di Romana erano dirimpettai, qui sono ritratte davanti a casa.

L’immagine ci porta agli anni ’70, il boom economico è arrivato anche a Masereto, la slitta da traino ha lasciato il posto all’auto, ecco la FIAT 500 icona di quel tempo e una FIAT 600 con le porte ad apertura controvento.

Non poteva mancare la gonna sopra al ginocchio, i tempi erano cambiati.

E’ ben visibile la nuova strada comunale per la Fopla ancora inghiaiata.


Turchi Clementina (22/11/1900)

In posa sulla scalinata del paese, con in grembo una micca di pane appena sfornato che come da tradizione, si cuoceva una volta la settimana nel forno a legna.

Inoltre, nella mano sinistra un fagotto e del rosmarino.

Da notare gli abiti, sicuramente umili, ma in ordine.

La mano ruvida che regge la micca è l’emblema del lavoro e della fatica.

Siamo in uno dei giorni più importanti dell’anno per la piccola Comunità di Masereto, è il giorno di Sagra: la Madonna del Rosario.

Foto di gruppo nella scalinata dove si riconoscono:

  1. Turchi Lorenzo (04/03/1912)
  2. Turchi Attilio (23/08/1918)
  3. Turchi Rosalia (Rosinein) (26/10/1921)
  4. Turchi Angiolina (19/02/1933)
  5. Turchi Maria Luisa (20/08/1952)
  6. Turchi Gian Franco (5/01/1954)
  7. Turchi Amos (23/12/1955)
  8. Turchi Claudio (1952)
  9. Turchi Isabella (15/07/1955)
  10. Turchi Ettore (1953)
  11. Turchi Riccardo (1953)
  12. Turchi Leonarda (23/5/1958)
  13. Laerti Ernesta (20/01/1918)
  14. Sartori Giuseppina (Pinein) (15/03/1925)
  15. Serventi Celesta (Cilesta) (12/10/1896)
  16. Menennio Maria (31/12/1922)
  17. Giorgini Franco
  18. Giorgini Alessandro
  19. Laerti Giuseppina
  20. Rinaldi Luigia

Foto scattata da Giorgini Renato

Grande festa a Masereto in occasione del matrimonio di

Turchi Maria Luisa (20/08/1952)

con Valter Anelli.

Si riconoscono da sinistra:

Turchi Isabella

Gabelli Mariangela

Turchi Maria Luisa (sposa)

Sartori Giuseppina (Pinein)

Turchi Rosalia (Rosina)

Sul poggiolo:

Rubini Fabrizio

Rubini Piergiorgio

Serventi Daniele

Serventi Daniela

Turchi Lorenzo (Lureins ed Masarei) (04/03/1912)

Abilissimo norcino, cercatore di tartufi, amico e conoscitore di bisce e serpentelli della zona.

Un salame di Lorenzo era una leccornia da gustare quasi in religioso silenzio.

In quegli anni i pasti erano assai frugali e spesso non c’era nemmeno il tempo di sedersi a tavola.

Lorenzo è stato immortalato nel tipico gesto con cui si usava tenere una fetta di pane a mo’ di tavoletta dove sopra veniva appoggiato il companatico (salumi o formaggi) che a pezzi veniva consumato.

Da notare il solito e tipico cappello di panno, e ancora una volta le grandi mani di colore “terra”

Pontoli Elena(28/08/1928)

Qui troviamo Elena intenta nella mungitura della sua unica vacca: la Bruna.

A quel tempo le stalle erano piccole, quasi delle cantine.

La mungitura si faceva a mano ed era uno dei compiti della donna di casa.

Da notare l’apposito sgabello utilizzato che aveva il supporto per il secchio.


Laerti Ernestina (20/01/1918)

Qui troviamo Ernestina intenta nella mungitura della sua unica vacca: la Mora.

Si può notare il notevole petto della vacca, ma a quei tempi il massimo di latte per ogni vacca non superava i 15 litri giorno, ben lontani dalle medie di oltre 30 litri di oggi.

Da notare l’apposita sedia in paglia con le gambe tagliate per essere di misura per la mungitura.


Borgo di Masereto

Possiamo notare i muri delle case fatti con pietre della zona e i tetti realizzati con “piane” di arenaria.

Oggi il borgo, pur ristrutturato ha mantenuto l’originario aspetto.


Turchi Luigia (Gigia) (02/10/1902)

Prima figlia di 16 nati (8 vissuti e altrettanti deceduti alla nascita) Piccola, minuta, di carattere buono non si è mai mossa dal paese per aiutare la madre ad accudire la casa ed i fratelli. Si è sposata con suo cugino Turchi Marco nel 1932.

Ha sempre “abitato in famiglia” e

di sé stessa diceva che da nubile abitava nella famiglia grande, 24 persone, mentre da sposata era andata ad abitare nella famiglia piccola, solo 22 persone.


Gabelli Francesco (06/06/1906) e la moglie Pontoli Rosa (24/05/1911)

Scene di vita contadina - Francesco e Rosa non hanno mai posseduto un trattore che li agevolasse nei lavori di campagna, Il loro unico mezzo agricolo era questa motofalciatrice BCS, a cui attaccavano un rimorchio che usavano per piccoli trasporti


Abbiamo inserito la data esatta di nascita dove era conosciuta perché quel giorno è la data più importante per ognuno di Noi e non abbiamo mai messo la data della morte, perché ci piace pensare che siano ancora tutti fra Noi, nelle case e nei cortili del paese.